Per prevenire il tumore al seno in post menopausa c'è una nuova arma: il farmaco anti-osteoporosi Evista (raloxifene), dell'americana Eli Lilly. Secondo una recente ricerca, diffusa dal National Cancer Institute, il medicinale supererebbe addirittura il gold standard di riferimento, il tamoxifen, producendo gli stessi effetti ma con minori effetti collaterali.
Lo studio, chiamato «Star» (Study of Tamoxifen e Raloxifene), ha seguito 19.747 donne in post-menopausa, randomizzate tra tamoxifen (9.726) e raloxifene (9.745) somministrati per bocca una volta al giorno.
Dopo un periodo di osservazione medio di quattro anni, 163 pazienti del gruppo tamoxifen e 167 del gruppo raloxifene hanno sviluppato tumore al seno invasivo. Entrambi i prodotti hanno dimostrato un'azione preventiva e lo stesso rischio di ictus, infarto e fratture, ma le donne che assumevano raloxifene avevano una probabilità di trombosi del 29% inferiore e un pericolo di tumori uterini del 36% minore.
Ora la casa produttrice Eli Lilly chiederà alla Food and Drug Administration (Fda) l'autorizzazione per Evista sia come anti-osteoporosi che per la prevenzione del carcinoma mammario.